miart 2018
Jacin Giordano
Maria Morganti
Meris Angioletti
13 – 15 aprile 2018
13 – 15 aprile 2018
I lavori di Jacin Giordano e Maria Morganti sono focalizzati sulla pratica pittorica. Per Jacin Giordano (Stamford, CT, 1978) essa diventa un tentativo attraverso l’acrilico, duttile e sintetico, di oltrepassare il confine della bi-dimensionalità con opere che richiamano totem e simboli sciamanici; per Maria Morganti (Milano, 1965) una continua riflessione sul senso del tempo, sull’esperienza artistica, sul significato esistenziale e filosofico del colore, attraverso la pittura ad olio, i pastelli e gli acquarelli.
Una parete dello stand è ricoperta da oltre 2000 Arrowheads di Jacin Giordano. Gli Arrowheads hanno la forma di piccole frecce: sono i resti dell’acrilico sulle spatole con cui mischia i colori.
Su ogni spatola se ne depositano vari strati che assumono colori e consistenza diversi. Per l’artista rappresentano un’opera scultorea a parete. Il lavoro non possiede né forma né superficie specifiche, ma viene di volta in volta modellato secondo il contesto finale e la volontà di chi la possiede.
Nell’altra parete dello stand viene presentata una grande Sedimentazione rossa (180×160 cm) di Maria Morganti. Le Sedimentazioni sono oli su tela monocromi ottenuti con stratificazioni di colore sulla tela, accumulate giorno dopo giorno per un lungo periodo di tempo. Rappresentano l’espressione del susseguirsi di esperienze e di momenti, un tentativo di sfidare le capacità della materia con la pittura ad olio.
Di Maria Morganti viene anche presentata una piccola scultura su un plinto di acciaio: Stratificazione con Lapislazzulo Blu (22x18x7 cm), un lavoro che mette a confronto una stratificazione di pongo realizzata dall’artista con la stessa sistematicità e metodicità della pratica con la pittura ad olio, e la stratificazione naturale di una pietra: il tempo umano, artificialmente concepito dall’uomo, dialoga con le tracce del tempo geologico e naturale della pietra.