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    Images and their Entities

    NIKITA ALEXEEV

    Sentience

    EDWIN VLASSENROOT

    17 Novembre – 23 Dicembre, 2016
    10 – 20 Gennaio, 2017

    Opere

    Nikita Alexeev

    Edwin Vlassenroot

    La galleria Otto Zoo presenta Images and Their Entities e Sentience, doppia personale degli artisti Nikita Alexeev (Mosca, 1953), per la prima volta in Italia in collaborazione con la Galerie Iragui di Mosca, e Edwin Vlansenroot (Hulst, 1953). In mostra dal 17 novembre al 23 dicembre 2016 e, dopo la pausa natalizia, su appuntamento fino al 20 gennaio 2017. Le ricerche dei due artisti si confrontano, non direttamente, sui temi della metafisica degli oggetti, del senso estetico nell’arte, della rarefazione della visione, fino a raggiungere nella pittura una dimensione essenziale e definitiva.

    Nikita Alexeev negli Anni Settanta ha fatto parte del movimento concettualista moscovita, denominato da Boris Groys Concettualismo moscovita romantico: un milieu costituito intorno ad artisti e poeti come Ilya Kabakov Victor Pivovarov, Ivan Chuikov, Eric Bulatov, Lev Rubinstein, Andrei Monastyrsky.

    Un concettualismo molto diverso da quello occidentale in quanto, per ragioni politiche, culturalmente legato ai movimenti idealistici e mistici e non alle avanguardie estetiche e filosofiche del Novecento, nate al di fuori dell’area di influenza sovietica.
    I lavori di Nikita Alexeev sono disegni a penna e acquarello di oggetti, fiori, legni, pietre: piccole testimonianze di vita universale, simboli di un dialogo tra ciò che è reale e falso, tangibile e immaginario, verbale e visivo. Per Alexeev la mostra a Milano è una sorta di omaggio alla memoria di Umberto Eco, un maestro nell’interpretare e ironizzare i nessi e le relazioni tra i linguaggi diversi della nostra contemporaneità.

    Spesso accompagnati da brevi iscrizioni in russo, francese e inglese, i suoi disegni vogliono essere un punto di partenza per una rivelazione del presente che per ognuno diventi personale e diversa.

    In mostra cinque serie di lavori: Stones to, Three Clubs, La Commedia cipollina n. 1 e n. 2, Reliquarium of XX Century, My Grandad’s Ash-Tray 3.

    Edwin Vlassenroot (Hulst, Olanda, 1953), vive e lavora da molti anni in Italia. Il suo lavoro artistico, pittorico e scultoreo, è principalmente rivolto allo studio di una natura irreale e arcadica, dove raramente è presente la figura umana, se non a livello archetipo e dove spesso, in queste costruzioni visionarie, compare un elemento ironico e grottesco.

    Le sue tele sono realizzate creando un fondo nebuloso di vari colori: su questa base dipinge elementi naturali eterei spogliati da loro contesto fino a diventare soltanto decorativi, come gli sfondi di un quadro rinascimentale.
    E’ nelle sue sculture di carta o cartone con inserti in stoffa, fil di ferro, legno, colla, gesso, rifinite con acrilico e gomma lacca, che l’aspetto ironico e grottesco diventa più riconoscibile: un misero e romantico topo con un pene gigantesco, una pietra sbilenca e poetica, un uccellino in bilico sul nulla.

    In mostra la serie Herbst (“Autunno” in tedesco) che fa vibrare la sottile relazione tra i fiori della fantasia e il fiore della donna, schiuso nei suoi petali carnosi. Sentience è anche i

    l titolo di una delle opere dove, su sfondo etereo, si arrampicano i germogli di un mondo che forse va oltre il limite dei sensi.

    Nikita Alexeev nasce nel 1953 a Mosca. Lavora per un lungo periodo come illustratore e designer di libri presso la Moscow Publishig House; fin dal 1970 produce e auto-pubblica libri e album.
    Dal 1976 al 1983 diventa membro dell’”azione comune”. Nel 1979 è uno dei fondatori del Moscow Archive of New Art (MANI), e nel 1982-1984 è cofondatore e direttore della galleria ApArt (Mosca), con sede nel suo appartamento. Dal 1987 al 1993 vive in Francia, attualmente vive e lavora a Mosca.

    Nel 2009 Nikita Alexeev è stato nominato per lo State Award in the field of contemporary art “Innovation” e il “Kandinsky Prize”.

    Edwin Vlassenroot nasce nel 1953 a Hulst, in Olanda. Nel 1967 viene ammesso alla Royal Academy of Antwerp (B), ha studiato storia in Ultrecht (NL) e Drammaturgia all’Università di Amsterdam.
    Ha lavorato come drammaturgo per diversi teatri e compagnie teatrali in Olanda e ha scritto quattro composizioni per bambini.

    Nel 1988 si trasferisce a Milano dove continua il suo lavoro come scultore, pittore e designer. Ha esposto per Studio d’Arte Canaviello e ha partecipato al Salone del Mobile con la collezione dI lampade da lui realizzate.