SAVAGE
a cura di Self Pleasure Publishing
preview: 17 settembre 2019
18/09/2019 – 2/11/2019
preview: 17 settembre 2019
18/09/2019 – 2/11/2019
con :
Meris Angioletti, Enrico Boccioletti e Elena Radice, Dafne Boggeri, Benni Bosetto, Matilde Cerruti Quara, Dogyorke, Maria Giovanna Drago, Marco Giordano, Rada Koželj, Alessandra Mancini, Sebastiano Mauri, Jacopo Miliani, Jacopo Pagin, Agne Raceviciute, Sara Scanderebech, Davide Stucchi, Massimo Vaschetto, Giovanni Zanda.
Progetti editoriali:
ADAMANT, BAFFALO FOLDER di TOMBOYS DON’T CRY, Le Dictateur, DUST magazine, Ecocore, Frute, mazoopub, NERO Publications, Pino Pipoli / New Gentlemen Club, Pornopoetica&La Nut, Progetto Grafico – Aiap, Self Pleasure Publishing.
Progetto speciale a cura dell’Archivio Luca Locati Luciani.
Otto Zoo presenta SAVAGE un progetto realizzato dalla piattaforma editoriale Self Pleasure Publishing che ha come tema specifico il rapporto tra sessualità e linguaggio.
Con SAVAGE, Self Pleasure Publishing propone una mostra che coinvolge artiste e artisti, altre realtà editoriali autoprodotte e l’Archivio Luca Locati Luciani.
SAVAGE contiene immaginari, visioni, stoffe, suoni e parole di artiste e artisti che sono singolarmente chiamati attorno al tema dell’auto-piacere sia fisico che mentale. Le opere selezionate innescano innumerevoli immaginari, andando a scardinare le categorie di genere, sesso, nazionalità e generazione con cui spesso siamo abituati a osservare l’altro.
Nella mostra saranno consultabili diversi esperimenti di self publishing scelti sia per la loro relazione con i temi della mostra, sia come sguardo sul panorama Italiano dell’autoproduzione editoriale. Il concetto di “Italianità” è presente anche nel progetto speciale realizzato per l’occasione dall’Archivio Luca Locati Luciani che da anni esplora i territori delle sessualità LGBTQI+ raccogliendo saggi, riviste, ‘ephemera’ e materiale fotografico.
SAVAGE è una mostra che può essere letta come un libro, ma è anche un libro che può essere letto come una mostra. Lettura e scrittura, infatti, possono esser considerati atti che racchiudono in sé la dimensione sovversiva del piacere personale.
SAVAGE!
Avrà sicuramente pronunciato Freud cercando un vocabolo per definire l’indefinibile…ovvero l’altro. Tuttavia, l’invenzione dell’altro può solo nascere dall’intraducibilità del proprio io.
SAVAGE è un suono di piacere, un sussurro surreale lievemente sospirato.
Pronunciare questa parola è liberare la voce del corpo, innescando gli incantesimi della fantasia. Le lettere si confondono nella nebbia del linguaggio e uno si aggiunge a uno diventando molteplice. Una moltitudine di artiste e artisti si raccoglie, come in un libro, per rivendicare il piacere come atto creativo solitario, non per questo esclusivo e anti-relazionale.