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    PROJECT ROOM

    NICOLETTA DALFINO SPINELLI

    28 Marzo – 12 Maggio 2012

    Opere

    OTTO ZOO presenta Ventotto, una mostra collettiva che raggruppa ventotto lavori di artisti che collaborano o hanno collaborato con la galleria, dalla sua inaugurazione (avvenuta il 28 gennaio del 2008) ad oggi. La selezione delle opere presenti sintetizza il percorso espositivo dello spazio e manifesta la sua attenzione alla pluralità dei linguaggi, alle ricerche di artisti affermati all’estero ma alla loro prima mostra in Italia, ai talenti emergenti, ai giovani artisti spesso alla loro prima personale, presentati all’interno del programma OTTO ZOO Project.

    L’allestimento, che occupa per intero le pareti dislocando i lavori ad altezze e distanze diverse, punta a creare una sorta di atlante, di cartina stilistico-concettuale che renda conto di questo ampio coro di voci e delle diverse tematiche affrontate: il rapporto dell’uomo con la natura e con la religione, la concezione del tempo e della storia, l’universo delle passioni e dei sentimenti.

    Artisti in mostra: Marina Berio (Boston, 1966), Alexandra Catiere (Minsk, 1978), T-yong Chung (Tae-gu, 1977), Marjolijn De Wit (Bennekom, 1979), Gregory Forstner (Doual, 1975), Paul Himmel (New Haven, 1914 – New York, 2009), MASTEQUOIA (Roma, 1982), Sebastiano Mauri (Milano, 1972), Maria Morganti (Milano, 1965), Angelo Mosca (Chieti, 1961), Stephen Mueller (Norfolk, 1947 – New York, 2011), Agne Raceviciute (Klaipeda, 1988), Chiara Elisa Ragghianti (Lucca, 1971), Jani Ruscica (Savonlinna, 1978), Bharat Sikka (New Delhi, 1973), Gian Domenico Sozzi (Solaro, 1960), Giulio Squillacciotti (Roma, 1982).

    OTTO ZOO Project

    Insieme alla collettiva viene inoltre inaugurata la project room di Nicoletta Dalfino Spinelli a cura di Michela Rossetti, che presenta una selezione di lavori incentrati sulla decostruzione di immagini provenienti da manuali, riviste e album fotografici finalizzata alla creazione di un proprio universo narrativo. In bilico tra un approccio minimale, archivistico e una componente più emotiva e intimista, le opere esplorano il tema della migrazione e dello spostamento, della mutazione dei nuclei familiari e della riconfigurazione della storia – personale e collettiva.

    Nicoletta Dalfino Spinelli (Bari, 1987; vive e lavora a Milano) studia Visual Arts and Curatorial Studies alla NABA di Milano e ha frequentato la University for the Creative Arts di Farnham (UK). Ha preso parte alle mostre collettive Mi abitano, che io abito (Spazio Sottobosco, Milano, 2009) e Cemento Armato_Cantiere #2, a cura di Marco Scotini e Marcello Maloberti (Galleria Artra, Milano, 2009).