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    O.Z.3
    MARIA MORGANTI
    MATTEO NUCCI

    15 Maggio – 13 Luglio 2014

    Opere

    I DIARI DI VIA DELL’OCA e VIA DELLA PENNA

    Opera in cinque parti dentro e fuori quattro vetrine.    

    Considero questo un lavoro a quattro mani dove Matteo Nucci con la parola ed io con il colore diamo vita ad un’unica esperienza.

    Sono dentro la vetrina, luogo che apre verso l’esterno, dove le cose possono essere viste da chi passa per la strada. Il punto in cui una cosa si espone al fuori, al rapporto con lo spazio urbano. La città come luogo concentrato di esperienza umana.

    Questo lavoro è un omaggio a Roma, città simbolo della stratificazione e della memoria. I cinque elementi innescano un dialogo con temi quali la sedimentazione storica, la stratificazione archeologica, la memoria individuale e quella collettiva che appartengono alla storia di Roma.

    1° parte: Sedimentazione 2013 #4

    Giallo, arancio, ocra. Dedicato a Roma.
    Ogni giorno mi dirigo verso la mia tazza e aggiungo un colore a quello che è rimasto del giorno precedente. Il colore che parte da un’unica matrice si trasforma lentamente nel tempo. La materia che si è formata viene stesa sulla tela. Uno strato sopra l’altro. Il gesto è sempre quello: spalmare una materia fluida su una superficie bidimensionale, fino a coprirla quasi del tutto, ma mai totalmente. Il processo si dichiara: in alto rimane un bordo che racconta il passaggio di tutti i colori che mi hanno portato a quel ultimo strato.

    2° parte: Nel travertino
    Una lastra di travertino, materia di cui è fatta Roma, puntellata da piccoli frammenti di pittura.
    Ogni giorno in studio stratifico con un colore di pongo sopra una tavoletta di legno. Una volta terminata la Stratificazione taglio, seziono il pongo, ne ricavo parti, pezzetti di pittura che infilo negli interstizi del travertino.

    3° parte: Impronta 2010-2012
    La carta che proteggeva il tavolo su cui ho lavorato per 2 anni alle mie carte. La mia Impronta è ciò che sta dietro al lavoro. Ciò che non vediamo, ciò che rimane, lo scarto, l’accumulo della materia attorno al farsi della pittura. La stratificazione del tempo, dell’esperienza. Il luogo che è stato del procedere e del ragionare attraverso il colore si è trasformata in una tavolozza-sindone. Il contatto che ha generato la traccia.

    4° parte: Stratificazione. Frammento di pittura con agata.
    Una Stratificazione di colore avvenuta nell’arco di circa quattro mesi del mio tempo, si accosta ad una pietra. Il tempo geologico e il tempo umano. Due tempi a confronto. Due esperienze diverse di lunghezza che si rapportano l’una con l’altra.

    5° parte: Scheggia  Piccoli frammenti di pittura, escono, come in seguito ad un’esplosione dalla vetrina e si insinuano negli interstizi della cornice esterna.

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