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    Nikita Alexeev

    Nikita Alexeev (Mosca, 1953) negli Anni Settanta ha fatto parte del movimento concettualista moscovita, denominato da Boris Groys, Concettualismo moscovita romantico: un milieu costituito intorno ad artisti e poeti come Ilya Kabakov Victor Pivovarov, Ivan Chuikov, Eric Bulatov, Lev Rubinstein, Andrei Monastyrsky.

    Un concettualismo molto diverso da quello occidentale in quanto, per ragioni politiche,  culturalmente legato ai movimenti idealistici e mistici e non alle avanguardie estetiche e filosofiche del Novecento, nate al di fuori  dell’area di influenza sovietica.

    I lavori di Nikita Alexeev sono disegni a penna e acquarello di oggetti, fiori, legni, pietre: piccole testimonianze di vita universale, simboli di un dialogo tra ciò che è reale e falso, tangibile e immaginario, verbale e visivo.

    Spesso accompagnati da brevi iscrizioni in russo, francese e inglese, i suoi disegni vogliono essere un punto di partenza per una rivelazione del presente che per ognuno diventi personale e diversa.

    Lavora per un lungo periodo come illustratore e designer di libri presso la Moscow Publishig House; fin dal 1970 produce e auto-pubblica libri e album.

    Dal 1976 al 1983 diventa membro dell’”azione comune”. Nel 1979 è uno dei fondatori del Moscow Archive of New Art (MANI), e nel 1982-1984  è cofondatore e direttore della galleria ApArt (Mosca), con sede nel suo appartamento. Dal 1987 al 1993 vive in Francia, attualmente vive e lavora a Mosca.

    Nel 2009 Nikita Alexeev è stato nominato per lo State Award in the field of contemporary art “Innovation” e il “Kandinsky Prize”.

    Il suo lavoro fa parte delle collezioni del Russian Museum, il National Center of Contemporary Art, il Moscow Museum of Modern Art, il Nasher Museum of Art presso la Duke University in North Carolina e diverse collezioni provate in Russia, Europa e Stati Uniti.